Normativa fiscale per i redditi da affitti di case vacanza:
Esistono particolari formule fiscali che si possono applicare e che permettono di essere perfettamente in regola pagando una percentuale di tasse contenute.
Per il regime fiscale, vi raccomando di farvi consigliare dal vostro commercialista.
Infatti ci sono parametri variabili che dipendono dalla vostra situazione (che lui conoscerà bene) e la modalità fiscale sarà da scegliere a seconda del volume di incassi previsto, a quanto ammontano gli altri vostri redditi, se si vuole operare come privati, oppure in forma imprenditoriale con partita iva…
In genere, per piccoli appartamenti o dove gli incassi previsti non siano molto alti, la formula più semplice e conveniente è quella della “cedolare secca“, che può essere applicata anche agli affitti turistici.
Si paga il 21% di quanto dichiarato, e gli incassi degli affitti non faranno cumulo sugli altri redditi.
Non c’è contabilità da tenere, né iva da pagare. Ma non si potranno detrarre i costi di gestione.
Si può anche scegliere di dichiarare semplicemente gli incassi nel quadro “altri redditi da affitti” della dichiarazione dei redditi.
In questo caso, gli incassi si sommeranno al reddito complessivo, ma a seconda dello scaglione raggiunto potrebbe essere meno conveniente della cedolare secca.
Esiste anche una formula intermedia, purché gli incassi non superino i 50 mila euro annui, dove è previsto l’abbattimento forfettario dei costi nella misura del 60%, in pratica si pagano le tasse solo sul 40% del dichiarato.
Se invece la casa vacanza fosse una grossa villa, una struttura capiente, o una serie di appartamenti, si può valutare di passare ad una gestione in forma imprenditoriale.
Questo presuppone l’apertura di una partita iva, con tutti gli oneri del caso, dichiarazioni iva, posizione Inps, Inail eccetera, ma a questo punto si potrà tenere una vera e propria contabilità e detrarre ogni spesa come costo di gestione, pagando quindi le tasse solo su quello che è davvero l’utile effettivo.
Questa modalità è più impegnativa, ma se avete in mente di fare parecchi investimenti per allestire la vostra struttura per vacanze e volete farne un’attività duratura, potrebbe essere la soluzione più adatta.
Insomma, da piccolissime realtà fino a progetti più ambiziosi, ci sono tante formule che si possono utilizzare per pagare le giuste tasse, essere perfettamente in regola con la normativa …e dormire sonni tranquilli.
Il vostro commercialista saprà consigliarvi la modalità più adatta al vostro caso oppure, in alternativa, posso indirizzarvi da un consulente molto esperto in questo settore.
Tenete presente che in futuro i controlli saranno sicuramente intensificati, già negli anni scorsi abbiamo assistito a numerose denunce di proprietari “beccati” ad affittare in nero e senza autorizzazioni.
Questi sono stati sottoposti immediatamente ad accertamento da parte dell’agenzia delle entrate, e denuncia penale per omissione della comunicazione alla pubblica sicurezza …quindi avvocato, tribunale, processo, eccetera.
Vale davvero la pena rischiare tutto questo per risparmiare qualche migliaio di euro di tasse?
Inoltre, con l’avvento delle prenotazioni online, l’uso del contante sta diventando sempre più difficile.
I maggiori portali spingono per l’ instant-booking con carta di credito, e i turisti stranieri sono sempre meno propensi a viaggiare con pacchetti da centinaia o migliaia di euro da consegnare ai proprietari delle case vacanza. Quasi tutti ormai sono abituati a prenotare online e pagare con la carta di credito, anche perché si sentono molto più tutelati che non spedire soldi in strane forme ad un italiano …per poi scoprire che la casa vacanza non esiste neanche all’indirizzo di destinazione, come spesso è successo.
I siti web, le agenzie e i tour operator coi quali collaboro trasferiscono le somme solo con pagamenti tracciati, quindi mi dispiace ma non c’è modo di poter “fare tutto in nero” tramite la mia agenzia; come ripeto, io opero esclusivamente con proprietari che vogliono fare questa attività seriamente, seguendo l’attuale normativa.
Mauro Bricca – Consulenza Case Vacanza
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